L’installazione è stata effettuata alla fine del labirinto all’uscita canale di scarico del depuratore.
Nello sviluppo del progetto, la scelta di una ruota idraulica ha tenuto conto di alcuni fattori:
1) Impossibilità di modificare la struttura esistente
2) Tempi di sospensione del flusso per l’installazione- doveva essere contenuto in poche ore
3) Basso salto
4) Spazio limitato
5) Costi che dovevano rispettare un preciso budget.
L’impianto è stato progettato in tre parti: mandata con regolazione, intercettazione e turbina.
Nella parte iniziale si compone di un canale che convoglia il flusso alla paratia di entrata al canale della ruota. Questa parte è strutturata con setti in metallo fissati inferiormente alla pavimentazione e alle pareti mentre la parte superiore è contenuta da tiranti in acciaio ancorati ai muri del canale tramite mensole.
Questa parte oltre a convogliare, ha il compito di parzializzare il flusso tramite lo sfioro, al fine di permettere il completo deflusso dello scarico a ruota ferma e limitando la portata massima del depuratore nelle ore di punta, in quanto lo spazio a disposizione limita le dimensioni del canale della ruota.
Successivamente la paratia di funzionamento è comandata da un PLC che avvia, interrompe o regola il flusso all’avvio, in caso di allarmi o interruzioni della rete elettrica, avendo anche la possibilità di azionamento manuale con i comandi a pulsante della centralina.
La paratia immette nel canale finale che nel primo tratto regolarizza il flusso, riducendo i vortici e le turbolenze prima dell’entrata dell’acqua nella ruota.
La turbina è parte di un modulo ruota idraulica + canale metallico + moltiplicatore e generatore, assemblato all’esterno del canale del depuratore e successivamente, in blocco, posizionato nella sua sede riducendo i tempi di installazione.
Il salto a disposizione di difficile misurazione, si aggira intorno al metro e quando il flusso è maggiore si riduce di almeno 20 cm a causa dello strozzamento dell’uscita del canale del depuratore, suo malgrado con l’aumento dl flusso la progressione di potenza di energia persiste, chiaramente non più in modo proporzionale ma in funzione del salto a disposizione.